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SIGNORA PER UN GIORNO

 

(di Red Hillech)

 

Adattamento e Regia di Fulvio Romeo

Stagione Teatrale: 2008/2009
Data Debutto: 22 novembre 2008

PERSONAGGI e INTERPRETI

(in ordine di apparizione)

Anny Whiterley
Fiorella Facchini
Betsy Garr
Maresa Santesarti
Melody Mallow
Felicia Saitta
Slim Reed
Carlo Palozzi
Vito Vizzini
Fulvio Romeo
Timmy Vizzini
Francesco Ripandelli
Dagobert Stiegel
Roberto Ripandelli
Jack Vizzini
Massimo Perrotta
Stella Van Rijs
Rita Cotugno
Edward O'Connor
Davide Razzauti
Tiger Mancey
Elisabetta Di Vincenzo 
Mary Whiterley
Maria Sofia Romeo
Federico Dal Monte
Andrea Morucci
Loredana Dal Monte
Donatella Fabiani 
Harry Morgan
Carlo Palozzi
 
SCENE
Davide Razzauti
COSTUMI
Anna Dei
LUCI
Andrea Nassi
DIRETTORE DI SCENA
Maresa Santesarti
LOCANDINA

NOTE DI REGIA

Nella New York degli anni trenta, Jack Vizzini, raffinato gangster siculo-americano, convinto che la cosa gli porti fortuna negli affari, compra tutti giorni una mela dalla vecchia borseggiatrice Anny. La venditrice ha però un segreto, una giovane nipote che vive in Europa alla quale ha nascosto la sua condizione, facendole credere di essere una gran signora; così, quando la ragazza annuncia il suo improvviso arrivo in America, Anny è costretta a chiedere l’aiuto di Jack che, con l’aiuto della “famigghia” e dei clochards al servizio della vecchia...

Questo, in sintesi, lo spunto della commedia scritta da Red Hillech, avvocato di Washington originario della Florida, già autore di alcuni adattamenti teatrali e, ora, alla sua opera prima.

Hillech si è dichiaratamente ispirato al romanzo Madame La Gimp di Damon Runyon, già sceneggiato per il cinema dallo stesso Runyon con Robert Riskin per Frank Capra.

Il grande regista ne ricavò due films (curiosamente, uno dei primi e l’ultimo della sua carriera): Lady for a day, del 1933 e il più famoso Pocket of Miracles, conosciuto in Italia come Angeli con la pistola, del 1961, con un cast eccezionale: Glenn Ford, Peter Falk e un’indimenticabile Bette Davis.

Signora per un giorno è una commedia emozionante e spassosa che corre tra realtà e favola, dove la verità muta continuamente secondo l’angolazione dell’una o dell’altra, capaci di affiancarsi o, addirittura, di sovrapporsi; non per nulla, Stella, la fidanzata di Jack, domanda “Qual è la verità, Anny, quella che vediamo noi tutti i giorni, quella di Slim e Melody che infilano le mani nelle borsette delle turiste e ti consegnano poi i portafogli che trovano? O quella che legge Mary, con te che sali le scale dell’Excelsior per andare al ricevimento del governatore di New York?”.

Dunque due (o più) verità dal cui conflitto si sprigiona l’equivoco che porta (speriamo) lo spettatore ora alla risata, ora alla commozione, conducendolo per mano verso un (lieto?) fine dove, come direbbe Cechov, tutto cambia solo per rimanere ciò che era.

FULVIO ROMEO

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